Itinerario: Da S. Cassiano al Rifugio Fanes

Itinerario: Da S. Cassiano al Rifugio Fanes

Percorso: S. Cassiano - Armentarola - Forcella da L´Ega - Passo di Limo - Rifugio Fanes.
Durata: circa 4 ore.

Da S. Cassiano si percorre per un tratto di strada carrozzabile sino alla località chiamata Armentarola (In. 1638). Poco dopo la valle si biforca e, lasciando su la destra la strada carrozzabile che va verso la Valparola ed il Passo di Falzarego, si prende su la sinistra una vecchia carrareccia, costruita ancora al tempo della prima guerra mondiale, che risale la Val Sare ed é contrassegnata con il segnavia n 11. Addentrandosi nel vallone del Pian della Furcia, con davanti le costruzioni potenti delle Cunturines, si prende un sentiero, sempre con il n. 11, che si alza rapidamente e raggiunge Col d´la Locia (m. 2069).

Si supera quindi una staccionata va in semipiano per Plan de Corones sotto la Forcella da l´Ega m. 2153) nell´Alpe di Fanes Grande. Da questa si raggiunge la Malga di Fane Grande (m. 2104) e quindi su la destra una carrareccia sale da Cortina, e si giunge al bordo del Lago di Limo (m. 2164) con il segnavia 10-11.

Superato il Passo di Limo (m. 2172) si raggiunge  il Rifugio Fanes (m. 2042). La traversata ci porta in una delle zone più caratteristiche dei Fanes, ove la scarsezza di acqua ha creato vaste distese assai povere d´erba ove domina il grigiore del calcare; la solitudine e veramente completa e la natura estremamente severa.

Agevole itinerario su sentieri segnalati che porta dal verde mondo della Val Badia nel «Regno dei Fanes» con visioni di rara potenza e in ambienti dominati da alte solitudini.
La Valle di S. Cassiano e la Val Parola, rispettivamente sezione inferiore la prima, superiore la seconda del ramo orientale dell´alta Val Badia, separano le grandi costruzioni dolomitiche dei Gruppi Cunturines - Cima Dieci e Fanis - Lagazuoi dal Gruppo Settsass - Col di Lana.
Notevole il contrasto fra le due fiancate della valle: sul versante idrografico destro dominano le ciclopiche strutture del Sasso della Croce, della Varella delle Cunturines, su quello sinistro si levano vaste groppe coperte di pascoli, fasciate in basso da scuri boschi di conifere, e formate in prevalenza da accumuli di materiali tufacei e da conglomerati.

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